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Della lunga, complessa e stratificata storia della giurisdizione italiana, anzi delle giurisdizioni, dall’Unità in poi, ho scelto di esaminare solo un piccolissimo segmento, quello che è disegnato dalle sedute della seconda sezione della seconda sottocommissione dell’Assemblea Costituente. In queste poche pagine mi limiterò a riportare le voci dei padri costituenti che a mio parere diedero i più importanti contributi alla discussione sul tema dell’unità e dell’unicità della giurisdizione.
Muovo da due brevi premesse. La prima. È un dato dell’esperienza che tra le giurisdizioni speciali ve ne sono state alcune che hanno contribuito, per determinati, talvolta importanti, settori della economia e della società, a fissare criteri e principi che poi sono confluiti nell’ordinamento e sono assurti, non di rado a rango di leggi e principi generali: si pensi, per esempio, ai probiviri dell’industria1 . È parimenti un dato dell’esperienza che alcune giurisdizioni speciali sono state create per conculcare diritti etc. (Tribunale Speciale per la difesa dello Stato).
La seconda. È ancora una volta un dato dell’esperienza che l’unificazione di tutti gli organi giurisdizionali in un unico potere giudiziario è il sistema che meglio garantisce i consociati, se non altro perché supera gli intralci di un riparto e di un eventuale conflitto di giurisdizione …..Continua a leggere